Le nuove normative UE per gli edifici green sono in continua evoluzione, qui di seguito alcune informazioni utili su  ciò che sta accadendo.

L’Unione Europea sta lavorando per rendere gli edifici più efficienti dal punto di vista energetico e ridurre le emissioni di gas serra. In particolare, l’obiettivo è quello di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Una delle normative più importanti è la Direttiva 2010/31/UE sull’efficienza energetica degli edifici, che impone agli Stati membri di promuovere la riqualificazione energetica degli edifici esistenti e di garantire che i nuovi edifici siano costruiti secondo gli standard minimi di efficienza energetica.

Inoltre, dal 2021 è in vigore il Regolamento (UE) 2018/844 sull’efficienza energetica degli edifici, che introduce nuove norme per la realizzazione di edifici a basso consumo energetico e prevede l’obbligo di effettuare lavori di ristrutturazione energetica in caso di vendita o locazione dell’immobile.

Ci sono poi diverse certificazioni, come la certificazione energetica degli edifici, che possono aiutare a identificare gli edifici più efficienti dal punto di vista energetico e a favorire la scelta di edifici green. Dal 2030 le nuove case devono abbattere le emissioni del 40%

Il pacchetto fa parte della politica ambientale “Fit for 55” che punta alla riduzione della Co2 del 55% entro il 2030, rispetto ai dati del 1990. Dal 2030 in poi i nuovi edifici privati devono iniziare a “mettersi in regola” con gli obiettivi ambientali nell’ambito del New Green Deal: che in pratica significa abbattere le emissioni nocive di cui sono responsabili per il 40 per cento. Concretamente significa che «gli edifici dovranno consumare poca energia, essere alimentati per quanto possibile da fonti rinnovabili, e non dovranno emettere in loco emissioni di carbonio da combustibili fossili».

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